[Ma che sant’uomo!] Il Grande Quiz per Ognissanti

Dai. Lo so che stavate aspettando questo momento.
Anche stavolta, è arrivato quel periodo del mese.
Quel periodo del mese di ottobre, intendo, in cui io decido di attirarmi accidenti proponendo ai miei lettori una serie di improbabili domande a risposta multipla su Santi e Beati, perché il mio lucido delirio mi spinge a credere che questo sia un modo intelligente per festeggiare l’imminente festa di Ognissanti.
Siccome l’anno scorso l’appuntamento era saltato, perché il mio blog era in stand-by, permettetemi qualche parola di introduzione per i nuovi lettori che non sapessero di cosa sto parlando.

Da alcuni anni a questa parte, la sottoscritta onora la memoria dei Santi rompe l’anima di tanti poveri cristiani indicendo un piccolo “Quiz di Tutti i Santi”. Animata da sincero fervore agiografico malcelato sadismo umano, ogni anno, attorno a metà ottobre, io propongo ai miei lettori una serie di bizzarre domande a tema. Ogni lettore fornisce tira a caso le sue risposte nei commenti a questo post. (Sì, così: in chiaro, visibili a tutti. Se avete paura che qualcuno vi copii le risposte, aspettate di leggere le domande e vedrete che probabilmente non avete ragione di temere, nel senso che state tutti nella stessa barca).
La soluzione al quiz sarà fornita, sempre su questo blog, alle 00:01 del 1° novembre, festa di Tutti i Santi.
Vince il quiz, evidentemente, chi ha mostrato di conoscere azzeccato per pura botta di fortuna il maggior numero di risposte esatte.

Il premio del concorso? Un “Ma che sant’uomo!” personalizzato.
Ovverosia: il vincitore mi comunica il Santo su cui vorrebbe leggere un articolo su questo blog… e io, sperando di non deludere troppo le aspettative, provvedo.
Aehm. Forse avreste preferito un assegno da dieci milioni di euro, ma tant’è. Questo, passa il convento.

E quindi, anche quest’anno, ecco a voi l’ormai famoso Quiz di Tutti i Santi.

Conoscete i Santi?
Tutti i Santi?
Ognissanti?

Mettetevi alla prova, rispondendo a questa serie di graziose, agili, e soprattutto utilissime domande!

***

1) Ildegarda di Bingen aveva posizioni piuttosto strane, per essere una monaca altomedievale. Ad esempio, criticava chi…?

A) Passava in preghiera più di tre ore al giorno;
B) Si sottoponeva a digiuni troppo rigidi;
C) Dormiva meno di dodici ore per notte;
D) Accendeva ceri davanti alle statue dei santi.

2) Beh: sol per quello, anche Santa Elisabetta d’Ungheria aveva atteggiamenti piuttosto bizzari, per essere una santa. Del resto, non è mica tanto comune

A) Litigare furiosamente col proprio direttore spirituale;
B) Pregare per la morte del proprio fidanzato;
C) Scoraggiare i figli dal dare l’elemosina ai medicanti per la strada;
D) Sostenere che è il Natale, e non la Pasqua, la festa più importante dell’anno liturgico.

3) Non che la stranezza sia una prerogativa delle sante donne. Quello che ho in mente adesso, (maschio), mentre era deportato a Dachau trovava il tempo (e lo spirito!) di…

A) Fabbricare pupazzi per i bambini prigioneri del campo;
B) Scrivere una raccolta di favole a tema biblico, idealmente da destinare ai bambini ebrei che cercavano di sfuggire alle persecuzioni;
C) Cucire marionette caricaturali con le fattezze dei kapò, per irridere di nascosto i propri aguzzini assieme ai suoi compagni di camerata;
D) Improvvisarsi acrobata, per dare un momento di allegria e distrazione agli altri prigionieri.

4) Fra tutte le mortificazioni corporali, qual era, secondo sant’Alfonso de’ Liguori, la più utile e fruttuosa?

A) Viaggiare se possibile a piedi, e non a cavallo
B) Digiunare tutti i venerdì dell’anno, e donare ai poveri il cibo così risparmiato
C) Abituarsi ad avere sempre un’alimentazione frugale
D) Dormire solo poche ore per notte, e dedicare alla preghiera il tempo restante.

5) Fino a non troppo tempo fa, circolava negli oratori un piccolo libretto di preghiere che, fra le altre cose, conteneva un testo che s’intitolava suppergiù “La Passione di Cristo così come è stata rivelata a tre donne sante”.
Il nome delle tre donne sante non ve lo dico, ché sennò andate a cercare su Google, però posso informarvi che l’opuscolo riportava una descrizione alquanto vivida delle ultime ore (terrene) di Gesù Cristo, secondo le rivelazioni private ricevute da alcune pie donne che “avevano desiderato conoscere il numero dei colpi ricevuti durante la Passione”. E insomma, l’elenco snocciolava una lunga serie di numeri riferiti a colpi, sputi, ferite, insulti e calci ricevuti da Gesù prima della Crocifissione.
Domanda curiosa. Secondo questo elenco, qual è il numero esatto delle gocce di sangue che Gesù ha “sudato” nell’orto degli ulivi?

A) 20.101
B) 97.307
C) 230.388
D) 741.719

6) Siccome mi sentivo ancora troppo benvoluta nonostante la domanda precedente, ecco a voi una nuova fantastica occasione per tirarmi accidenti. Prendiamo un arco cronologico di circa duecento anni, che vanno suppergiù dal 1200 al 1400. Secondo voi, nel numero dei santi canonizzati in quel lasso di tempo, qual era la percentuale di santi laici?

A) 5%
B) 15%
C) 25%
D) 35%

7) Dai, questa è più facile. Se avete letto il libro, potreste addirittura saperla per davvero. In suo racconto breve, Andrea Camilleri (sì, proprio lui: il “papà” di Montalbano) mette in scena un bizzarro personaggio, che… a un certo punto della sua vita, per ragioni sue, s’era inventato un santo. Come si chiamava il santo immaginario?

A) San Filàno
B) San Pìcciulo
C) San Cabasiso
D) San Nutricario

8) In tempi di sinodo sulla famiglia, molti blogger stanno giustamente proponendo ai loro lettori articoli che parlano della bellezza della vocazione matrimoniale, della teologia del corpo di Giovanni Paolo II, dell’alto valore dei rapporti intimi fra i coniugi.
Tutto verissimo, eh; però, giusto pochi giorni fa io stavo leggendo l’agiografia di una tipa che… ehm… come dire? Non era molto predisposta ad assaporare la meravigliosa bellezza dei rapporti fra coniugi vissuti anche in senso unitivo.
Anzi. Tutte le volte che il marito provava a unirsi a lei, la Santa…?

A) Accusava violente emorragie simili a mestruazioni, cosicché il marito doveva desistere;
B) Cadeva all’istante in un sonno profondo, e si risvegliava solo “a cose fatte”;
C) Era preda di incoercibili attacchi di vomito;
D) Diventava come di pietra e più nessuno riusciva a muoverla, su modello delle martiri cristiane quando i loro carcerieri minacciavano di portarle al postribolo.

 9) Altro santo di cui non posso dirvi il nome, perché sennò potreste trovare la risposta su Google. Costui ci era andato giù pesante, nello scrivere la regola monastica del piccolo gruppo di frati che si era radunato attorno a lui. Per non sollazzarsi troppo fra inutili lussi, i confratelli…?

A) Dovevano andare in giro nudi. Perché anche la tonaca più modesta potrebbe alimentare la vanità;
B) Potevano mangiare solo una volta ogni 48 ore;
C) Non avevano una celletta in cui riposare, e dormivano nelle stalle assieme agli animali;
D) Non potevano usare i buoi per arare i campi, e dovevano tirare l’aratro in prima persona.

10) Noi adesso ci lamentiamo tanto per le fiction sui Santi che non sono abbastanza aderenti alla biografia “originale”, e ci scandalizziamo quando la devozione per certi personaggi diventa una moda nazional-popolare più che una vera esperienza di fede.
Tutto giustissimo, ma ci sono stati anni (non troppo lontani nel tempo) in cui le cose andavano ancor peggio. Nel primo dopoguerra italiano le riviste femminili, tipo “Oggi” o “Donna Moderna”, mostravano un interesse tutto particolare nel fare articoli gossippari sulle vicende di chiesa. Una santa molto amata dalle riviste dell’epoca era la povera Giovanna d’Arco – un po’ perché si pensava che il pubblico femminile potesse facilmente identificarsi in lei; un po’ perché la sua storia era diventata famosa grazie al famoso film con Ingrid Bergman.
Peccato che la Giovanna d’Arco “dei giornaletti femminili” fosse, ehm, un po’ diversa dalla Giovanna d’Arco cantata dalle agiografie. Per fare giusto un esempio fra i tanti, i giornaletti anni ’50 erano capaci di scrivere articoli in cui la cosa importante era evidenziare come…?

A) Giovanna d’Arco, in prigione, supplicasse i suoi nemici di avere salva la vita;
B) Giovanna d’Arco avesse una passione per vestiti e belletti;
C) Giovanna d’Arco temesse il dolore fisico e piangesse quando veniva ferita in battaglia;
D) Giovanna d’Arco in realtà fosse scampata dalla morte, e fosse fuggita in un luogo segreto con l’ammmore della sua vita.

11) Curiosità da bibliotecaria. Tutti sanno che il primo testo a stampa è stato la Bibbia; ma forse, non tutti sanno che il primo testo a stampa stampato con caratteri moderni (diciamo, l’antenato del nostro Times New Roman, per capirci) è stato…?

A) Le Vitae Patrum
B) Le Confessioni di Sant’Agostino
C) Una raccolta di lettere di Santa Caterina da Siena
D) La prima edizione del martirologio romano

12) E infine, una domanda che c’entra coi santi solo di striscio, nel senso che parla di esami di coscienza e di lotta alle tentazioni. E i santi son quelli che, nella lotta alle tentazioni, ci danno dentro con particolare intensità, no?!
C’è un’operetta fantastica di Jean Gerson, teologo francese vissuto a cavallo fra il Tre- e il Quattrocento. Inserendosi nel filone letterario (di grande successo, a quell’epoca) dei manuali per confessori e dei trattati inerenti l’esame di coscienza, Gerson scrive un’opera favolosa, di grande acume psicologico, sul modo più subdolo e più devastante in cui Satana può indurre al peccato. Ovverosia: indurti a credere di star compiendo atti fortemente virtuosi, mentre invece le tue azioni sono in realtà peccati belli e buoni – solo che tu non te ne rendi conto.
E dunque, visto che non ne abbiamo ancora avuto abbastanza, di numerini sparati a caso, ecco la domanda: secondo Gerson, ci sono tantissime modalità diverse in cui Satana può indurti a peccare in questa maniera così subdola. Nello specifico, lui ne elenca quante?

A) 12
B) 58
C) 96
D) 112

18 risposte a "[Ma che sant’uomo!] Il Grande Quiz per Ognissanti"

  1. AlphaT

    1C
    2B
    3D
    4D
    5C
    6A
    7B
    8D (la C è più un tuo timore personale…)
    9A
    10D
    11D
    12D

    beh, almeno dovrei beccare le risposte in cui la D è quella giusta, visto l’alto numero di D!

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    1. Lucia

      8D (la C è più un tuo timore personale…)

      😀 😀 😀
      In base a cosa, lo dici? 😀

      Cioè: ho letto il commento e sono morta dal ridere, perché in effetti io vivo in uno stato di nausea quasi perpertua (credo di soffrire il mal di rotazione terrestre), mi è già capitato di scoprire che le cose più impensate e “innocue” mi danno il vomito… ma ne ho mai parlato, sul blog? E’ una cosa così evidente a chi mi legge? 😀
      Avevo provato a fare mente locale di dove potessi aver parlato di questa cosa, ma sul momento non mi viene in mente niente… e a ‘sto punto sono curiosa!

      (Comunque, no: nonostante la consapevolezza che mi vien da vomitare quando faccio azioni spericolate tipo: provare a leggere un ebook, annusare la biancheria fatta asciugare al sole, sentire caldo ai piedi, indossare capi a vita bassa [ecc. ecc. ecc.], non mi era mai venuto in mente che potrei avere conati di vomito anche in quel frangente. Non mi era mai venuto in mente fino ad oggi, quantomeno 😛 )

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      1. Lucia

        O.o

        Oh cielo.
        Siamo arrivati al punto che la nausea è un elemento così ricorrente nella mia quotidianità che viene costantemente nel discorso e io non me ne rendo nemmeno più conto. Come quando le mamme parlano costantemente dei loro figli in ufficio, ma se glielo chiedi non hanno nemmeno la percezione di averlo fatto, o fatto così spesso.

        O.o

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  2. Guercio89 (@Guercio89)

    quest’anno ci provo anche io!
    Lucia devo dire che se fossero domande d’esame i tuoi alunni ti augurerebbero tante belle cose XD
    A parte gli scherzi,,,mi sono dovuto buttare in almeno 11 domande su 12…spero di non essere stato disastroso.
    1) B
    2) B
    3) B
    4) C
    5) A (in questo caso ho assunto che 20 gocce di sangue dovrebbero corrispondere approssimativamente ad 1 ml quindi 20.101 gocce a circa 1 litro di sangue, le altre risposte mi sembrano decisamente incompatibili con la sopravvivenza)
    6) C
    7) A
    8) D
    9) C
    10) B
    11) A
    12) A

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    1. Lucia

      Yeee, ti sei unito al club! 😀

      Sì, devo dire che rimpiango molto di non essere diventata un’insegnante, una professoressa. Sono convinta che i miei alunni mi avrebbero amata fortemente, soprattutto in occasione dei compiti in classe.

      😉

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  3. ClaudioLXXXI

    Ecco le mie risposte rigorosamente logico-deduttive.

    1 B
    Ildegarda era anche creatrice di ricette, perciò chi digiunava troppo offendeva la sua arte. No. Scherzo. È che a digiunare troppo si rischia di morire, e la morte un cristiano l’accetta ma non se la va a cercare.

    2 A
    immagino che il direttore spirituale le negasse qualche mortificazione che lei avrebbe voluto praticare.

    3 C
    Dubito ci fossero bambini a Dachau, il che esclude la prima. La quarta avrebbe richiesto un fabbisogno calorico forse eccessivo. La terza è più divertente e perciò scelgo quella.

    4 B
    Perchè è il patrono degli avvocati.

    5 C
    Sicuramente la C, per due OTTIMI motivi.
    Motivo #1, si tratta dell’unico numero divisibile per tre, come la Trinità. Gli altri se divisi per tre danno un numero non intero, il che non è coerente con la perfezione trinitaria.
    Motivo #2, la somma delle cifre del numero 2+3+0+3+8+8=24, che è un numero contenuto nell’apocalisse, corrispondente a [questo posso cercarlo su google senza barare] i ventiquattro vegliardi. La somma delle cifre degli altri numeri è rispettivamente 4, 26 e 29: gli ultimi due sono numeri decisamente poco apocalittici, tranne il primo che però corrisponde a troppe cose assieme (4 cavalieri, 4 figure nel cielo, 4 punti cardinali, eccetera).
    Là:
    numero – diviso per tre – somma cifre
    20.101,00 – 6.700,33 – 4
    97.307,00 – 32.435,67 – 26
    230.388,00 – 76.796,00 – 24
    741.719,00 – 247.239,-67 – 29

    6 A
    Perché prima del ‘900 il laicato era terribilmente sottoconsiderato come via per la santità.

    7 C
    Mi astengo dallo specificare cosa sono i cabbasisi in dialetto siculo. ma se fossi un personaggio di Camilleri mi inventerei un santo così.

    8 B
    Almeno il marito poteva comunque unirsi a lei, anche se ella dormiva.

    9 D
    La A la escluderei per evitare lussurie contronatura. La B la escludo perché dopo due inverni son morti tutti. La C la escludo perché ho letto da qualche parte (il nome della rosa?) che la solitudine notturna del monaco è cosa buona.

    10 B
    Io credo che le riviste femminili credessero che le donne dell’epoca credessero che la cosa più interessante erano i vestiti e belletti.
    (non è che io credo che le donne credessero, eh! Io credo che le riviste che le donne. Specifico)

    11 D
    Ok questa è davvero a caso.

    12 A
    siccome questa è la domanda n. 12, allora la risposta esatta non può non essere la 12.

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  4. marinz

    Ecco le mie risposte:
    1 B (bisogna nutrirsi per restare vigili nella preghiera)
    2 D (mi ispirava la B, e forse avevo letto un tuo post in cui si parlava di una cosa simile, ma preferisco pensare che la Nascita sia stata più importante perchè altrimenti non si poteva sacrificare per noi)
    3 C (un po’ alla Benigni con il figlio ne La vita è bella)
    4 C (mangiare giusto aiuta a vivere meglio)
    5 B (conoscendo la storia di Santa Brigida di Svezia so che lei ha parlato di 5480 colpi alla flagellazione e più di 30.000 gocce sudate… 90mila mi sembra troppo ma è quello maggiore di 30mila nel tuo elenco)
    6 C (un po’ a caso 1/4 erano laici)
    7 A (mi sembra di averlo letto)
    8 B (occhio non vede cuore non duole) 🙂
    9 D (per esclusione delle altre)
    10 B (anche le donne “moderne” pensano alla moda e quindi possono considerarsi “sante”)
    11 D (sai che la mia società ha appena digitalizzato alcuni manoscritti della Biblioteca Vaticana?)
    12 c (puramente a caso)

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  5. Diego

    Sono stato assente per un bel po’… adesso riprendo e vediamo se batto il record negativo…
    1-b
    2-a
    3-a
    4-d
    5-c
    6-d
    7- b
    8-b
    9-d
    10-b
    11-c
    12-c

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    1. Emilia

      Ehm, non so che pasticcio ho combinato per aver mandato solo la prima risposta. Ecco le altre:
      2 – B
      3 – D
      4 – D
      5 – C
      6 – A
      7 – D
      8 – C
      9 – A
      10 – B
      11 – B
      12 – C
      Anche lei le aveva motivate, ma non ricordo come.

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      1. Lucia

        Ciao, omonima!!
        😀

        Peraltro, Emilia, tua sorella ha dato un sacco di risposte che avrei dato anch’io.
        Magari sbagliate 😛 ma le stesse che, a naso, avrei dato io.

        😀

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